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Anfiteatro RomanoAnfiteatro Romano
 La costruzione risale al I secolo d.C.. La sua forma è ellissoidale, il perimetro misurava 208 metri e l'asse maggiore 74 metri. Come scrive uno storico non si hanno notizie certe se all'interno dell'anfiteatro si sia compiuto il martirio dei primi cristiani, come si svolgevano nel Colosseo di Roma anche perchè molto probabilmente l'anfiteatro veniva usato come fortezza o castello (questa teoria è stata ipotizzata grazie ad un'analisi dei passaggi sotterranei e dei trabocchetti, offrendo quindi una protezione alla città). L'anfiteatro fu realizzato a ridosso del teatro, quasi a lambirlo. Nel XII secolo l'anfiteatro fu danneggiato dalla costruzione della Cattedrale di S. Berardo, sia per il saccheggio di materiale che per la distruzione dell'angolo Nord-Ovest, subì anche altri danni nel XVIII secolo dall'impianto del seminario che provocò la definitiva perdita delle strutture interne.
Palazzo Civico
 Dell'edificio di origini antiche, poiché risalente al XIV secolo, non deve trarre in inganno la forma odierna, dal momento che non rispecchia più l'originaria costruzione. Della parte antica restano solo le quattro arcate semiacute che si poggiano su pilastri quadrati realizzati da blocchi di travertino e mattoni. Attualmente l'edificio è la sede dell'Amministrazione Comunale della città di Teramo. Nell'atrio del municipio, che si raggiunge attraversando il portico, vi sono murate le più importanti iscrizioni su pietra di epoca romana. Come si può notare dalla grande "loggia", dove un tempo si celebravano i mercati e i parlamenti, l'edificio poggia su un impianto medievale. Negli Statuti Cittadini, risalenti al 1440, sono raccolte le funzioni che aveva la "loggia": politica la "loggia inferiore" e giudiziaria la "loggia superiore".
Palazzo Civico Casa Urbani
 Questa è una delle pochissime abitazioni che conservano testimonianze dell'edilizia privata risalente al XI - XIII secolo, poiché è una delle poche scampate alla distruzione operata dal normanno conte di Loretello nella metà del XII secolo. E' formata da un perimetro esterno edificato con ciottoli di fiume e da un portale ogivale del XIII secolo in pietra squadrata. Molto interessanti sono le finestre monofore e arcuate nel primo piano e quelle quadrate al piano inferiore, indispensabili per dare luce al piano inferiore. Nel corso di recenti restauri, dinanzi al portale, sono venuti alla luce resti di un mosaico appartenente ad una abitazione privata su cui poggiano direttamente i resti delle fondazioni della casa medievale.
Palazzo della Prefettura
 Costruito in epoca borbonica, nel 1827, dall'ingegner Carlo Forti, modificato nel 1954 per far posto ad un terzo piano, il Palazzo del Governo ospita oggi il Prefetto di Teramo. In altre epoche ha ospitato, per un breve periodo, il gerarca cittadino, durante il fascismo, e da quel balcone si sono affacciati i partigiani dopo la liberazione della città. Una curiosità: la piazza che si apre di fronte al palazzotto, Largo San Matteo oggi sede del Provveditorato agli Studi, un tempo ospitava la chiesa di San Matteo, poi abbattuta, anche in vista di una visita, mai avvenuta, di Benito Mussolini. Poco più avanti, su Corso San Giorgio, apriva le sue Porte di legno il bellissimo Teatro Comunale, gemello del Marrucino di Chieti (costruito dallo stesso progettista, Nicola Mezucelli), poi distrutto nel 1956, quando la città decise di regalarsi un pizzico di modernità con l'apertura di quello che il Consiglio Comunale definì 'magazzini a prezzo popolare'. La Standa. Così, al posto del teatro di palchi e loggione, nacquero il primo supermercato teramano e un cineteatro moderno. Alla fine di Corso San Giorgio, verso piazza Garibaldi, vero tempio dello shopping cittadino, crescevano un tempo due colonne di mattoni, sormontate da due grandi vasi di terracotta. Era il 'Due di Coppe', fortificazione apparente, porta di una muratura inesistente. Anche il 'Due di Coppe' cadde, su fare degli Anni '60, per lasciare spazio alla Teramo moderna che nasceva.
Casa Urbani Cattedrale di San Berardo
 La Cattedrale di San Berardo o che dir si voglia il Duomo, edificata nel 1158 per volere del Vescovo Guido II e ampliata nel Trecento per ordine del Vescovo Nicolò degli Arcioni, risulta essere stata influenzata sia da correnti artistiche romaniche che gotiche, infatti, sia all'interno che all'esterno possiamo ammirare elementi gotici ed elementi romanici.
  Il Duomo vanta due facciate. La prima si affaccia su Piazza Orsini, dove si possono ammirare le ultime trasformazioni volute dal Vescovo degli Arcioni che apportò sostanziali cambiamenti tamponando la parte alta del Duomo e creando un coronamento orizzontale con una «sobria merlatura ghibellina». Un'altra opera d'arte di questa facciata è sicuramente il particolare portone d'ingresso, risalente al 1332. Un portale di legno, realizzato nel 1911 da Cavicchioli, si apre nella parte centrale a tutto sesto, sormontato da un timpano con decorazioni che rappresentano uno degli esempi più indicativi dell'arte dei cosmati, in particolare l'ampio fregio arricchito di mosaici è l'elemento più caratterizzante di quest'arte, che qui troviamo accentuato da sei sottili colonne in pietra, tra cui quattro tortili e due lisce, le più esterne, sostenute da due magnifici leoni accovacciati. L'altra facciata, quella su Piazza Martiri della Libertà, è più semplice e lineare costituita da una finestra con vetro istoriato, un'altra finestra in alto e altre due laterali in basso.
Chiesa dei Cappuccini
 La chiesa dei Cappuccini viene chiamata anche chiesa di San Benedetto. La facciata mostra un semplice portale in pietra che risale all'epoca romanica e un'ampia gradinata che le conferisce slancio ed importanza, accanto alla quale un tempo erano raccolte numerose vestigia di epoca romana. All'interno possiamo ammirare l'altare ligneo seicentesco e sulla parete sinistra si trova una statua del XVI secolo rappresentante la Madonna con Bambino.
Palazzo della Prefettura Chiostro di San Giovanni
 Fu costruito nel XV secolo, oggi si trova dentro il palazzo che ospita l'Istituto Musicale 'G. Braga'. E' a pianta rettangolare con il porticato solo su tre lati ed è costituito da due piani: il primo è caratterizzato da archi a tutto sesto mentre quello superiore da un porticato.
Chiesa della Madonna delle Grazie
 La chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al 1153, è stata annessa al'antico monastero benedettino, chiamato Sant'Angelo delle Donne, oggi scomparso. Il loggiato del chiostro fu costruito con materiale lapideo e laterizio, dove si susseguono archi acuti a tutto sesto. Oggi la chiesa non ha più niente che riguarda l'architettura antica, tranne qualche capitello del trecento che si trova nell'attiguo chiostro.Infatti nel 1920 venne realizzata la facciata attuale, ispirata a degli schemi romanici tipici dell'ottocento. All'interno si trova la statua della Vergine col bambino, che rappresenta uno dei capolavori della scultura rinascimentale abruzzese.
Chiesa di San Domenico
 Proseguendo con il nostro itinerario si passa per la chiesa di San Domenico, considerata da molti la più bella chiesa teramana. Risale all'incirca alla prima metà del XVI secolo e all'interno qualche anno fa sono stati trovati degli affreschi del quattrocento rappresentanti delle scene di vita di San Domenico, di cui si conosceva già l'esistenza, ma si credevano perduti quando furono sostituiti da altri nuovi, perché quelli originali si erano rovinati con l'umidità.
  L'interno è caratterizzato da un'unica navata che tramite degli archi la divide in sei campate a tetto. Sulla destra dell'altare maggiore, all'interno di un'edicola rinascimentale ci sono delle statue di terracotta che rappresentano la Madonna al centro tra Sant'Anna e San Gioacchino. Nei pressi dell'altare si trova anche l'accesso alla settecentesca cappella della Madonna del Rosario. Purtroppo di questa cappella è rimasto solo il portale gotico, la volta e le pregevoli bifore. All'interno vi è anche il sepolcro di Francesco Savini, uno storico teramano, e in una nicchia si trova una statua di terracotta che raffigura la Madonna con il Bambino.
Chiesa di Sant'Anna dè Pompetti - Antica Cattedrale
 La chiesa di Sant'Anna è quello che resta della vecchia Cattedrale di Teramo, che fu eretta nel VI secolo durante il periodo bizantino sui ruderi di un'antica domus romana.
  Questa chiesa è stata spesso ricostruita e abbellita di volta in volta, fino al XII secolo, quando fu incendiata e distrutta dai Normanni. Nell'incendio comunque le spoglie di San Berardo, custodite all'interno della chiesa, non subirono danni e sono tuttora presenti nella stessa. All'interno, sotto dei lastroni di vetro si può ammirare un meraviglioso pavimento a mosaico, probabilmente proveniente da un altro edificio romano dove si pensa che siano state prese anche le due colonnine con capitelli marmorei corinzi. Oltre a questo possiamo ammirare anche l'interessante campata mediana con volte a crociera e grandi costoloni, che rimane come unica testimonianza della navata centrale originaria. Dietro l'altare si possono ammirare degli affreschi con l'immagine della Madonna. Infine nello slargo posteriore al corpo chiesastico si possono osservare i resti della monumentale "Torre bruciata" e dell'area romana.
Chiesa di Sant'Agostino
 Questa chiesa fu costruita nel 1326, ma dal XVII secolo subì un radicale cambiamento, infatti possiamo notare ad esempio che la facciata risale allo scorso secolo. A questa chiesa era annesso un chiostro che fu inglobato nelle strutture del vecchio carcere. L'interno è costituito da un'unica navata, dove si aprono sei cappelle, decorate da rilievi a stucco e divise per ogni lato. In questa chiesa si trovava il «polittico» del XV secolo, oggi esposto nella cappella di San Berardo della Cattedrale. La chiesa inoltre ha un'ampia sagrestia che oggi consente l'esecuzione di concerti.